Ora sono pronta a svelarvi tutto. svelarvi perché le frittelle di verza mi hanno ricordato il sapore delle frittelle cinesi. Lo scalogno! In Cina aglio e cipolla vengono usati alla grandissima. Ma queste frittelle sono fatte con l’erba cipollina, leggermente più delicata. Certo, non che sia il massimo mangiarle per colazione, come ho fatto io la prima volta che le ho comprate.
La mattina andando a lavoro a piedi ero solita allungare per la stradina a destra. Lì si trovava uno dei tanti supermercati di una nota catena giapponese dove compravo una bottiglia di the freddo al miele di gelsomino e una merendina per la colazione. Ma quel giorno non avevo voglia di farmi illudere un’altra volta dai fagioli rossi, già troppe volte scambiati per cioccolata. La mattina Liyuan Lu si animava molto presto. Dalle 8 potevi vedere le signore dei ristorantini pulire le verdure di giornata; un paio di contadini stanchi per la lunga strada percorsa vendere i frutti della propria terra; bambini in divisa affrettarsi per arrivare a scuola prima dell’alzabandiera; piramidi perfette di kiwi, mele, pere, melograni e frutti esotici. Tutto questo condito da orde di biciclette e motorini indisciplinati che non avrebbero esitato a colpirti se ti fossi fatto distrarre da tutte queste bellezze. Appena dietro l’angolo, quella che la sera era la postazione del ragazzo con gli spiedini, la mattina diventava la friggitoria del momento. Grandi bidoni di latta pieni di olio bollente friggevano per gli abitanti del quartiere decine di bastoncini di pane, bastoncini di riso glutinoso, crepes ripiene di verdure. Dal lato opposto, stessa gestione del ristorante che a quell’ora era chiuso, c’era chi cuoceva i ravioli alla piastra. Poco più avanti partiva la fila. Una delle poche situazioni in cui nessuno osava passare avanti all’altro. La fila per i Baozi. I ravioli di pane cotti al vapore. Arrivavano in ondate da 15 vaporiere direttamente dal ristorante accanto, per chi non aveva tempo di sedersi al tavolo, o per chi volesse portarli via per lo spuntino di metà mattinata. Poco più avanti avevo notato questa signora che con le mani sapienti arrotolava su se stesso un impasto acqua e farina, lo tagliava, e ne stendeva delle piccole frittelle, cotte ad altissima temperatura. Ne vorrei uno! 1,5 Yuan. Poco più di 17 centesimi. Preso con un pezzetto di carta paglia e riposto in una bustina alimentare. Grazie! E la signora sorrideva, stupita che tra tanti cinesi, una ragazza occidentale comprasse la colazione proprio da lei, e la ringraziasse anche!
Vi risparmio la sorpresa del morso, quando aspettandomi qualcosa di dolce mi sono invece trovata con una frittella all’erba cipollina. Ottima, ma per lo spuntino delle 11!
Voi potete farla come aperitivo! Ci vogliono 15 minuti in tutto!
Oggi questo post ricco di parole per dirvi che anche con questa ricetta partecipo al contest di Vaty, Contaminazioni. La scelta di questa ricetta viene dal fatto che questa mi sembra una contaminazione nella contaminazione. La pasta sfoglia sa tanto di pasticceria francese, no? Quindi viene sicuramente da pensare che sia nata in Europa. E qui si sbaglia! Un po’ come la pasta, che dove sia nata non si sa, ma fatta con ingredienti così semplici si può facilmente presupporre che sia nata un po’dappertutto contemporaneamente. Così la pasta sfoglia, fatta solo di acqua, farina e burro ha dei problemi di identità. Tutti ne reclamano l’origine. Dai Francesi, che la attribuisco a Claude Gelée, agli arabi, che dicono sia di loro invenzione nei territori spagnoli da loro occupati nel medioevo, e infine c’è chi dice che inizialmente fatta con l’olio (salutisti i ragazzi) sia stata modificata col burro in Italia o in Germania (si avete letto bene Germania).
E io ci ho fatto una ricetta cinese.
Mettici poi che a ricordarmi queste frittelle mi ci è voluta una ricetta tedesca… Fate un po’ voi!
Ovviamente quella della signora non era pasta sfoglia. Io direi più pasta fillo, un solo foglio però. Purtroppo presa dal raptus orientaleggiante non sono riuscita a trovarla al super, e non avevo voglia di stendere un velo finissimo di impasto, se mai ne fossi stata in grado! Se mai replicherò sicuramente vedrete il risultato!
Mettici poi che a ricordarmi queste frittelle mi ci è voluta una ricetta tedesca… Fate un po’ voi!
Ovviamente quella della signora non era pasta sfoglia. Io direi più pasta fillo, un solo foglio però. Purtroppo presa dal raptus orientaleggiante non sono riuscita a trovarla al super, e non avevo voglia di stendere un velo finissimo di impasto, se mai ne fossi stata in grado! Se mai replicherò sicuramente vedrete il risultato!
INGREDIENTI
per 12 frittelle
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
1 mazzetto di erba cipollina
olio di oliva
olio di mais
Spolverare il piano da lavoro con della farina e stendere con l’aiuto di un mattarello la pasta sfoglia, mantenendo la forma rettangolare. Deve risultare fina ma non trasparente.
Spennellare la pasta sfoglia con l’olio d’oliva.
Tagliare in pezzetti l’erba cipollina e spargerla sopra la sfoglia.
Arrotolare in maniera molto stretta la pasta sfoglia, partendo dal lato lungo.
Tagliare in 12 parti.
Posizionare questi piccoli roll in verticale, come cilindri, e stenderli con il mattarello in forma di frittelle.
Dovranno avere un diametro di circa 10/12cm.
Scaldare 2 cucchiai di olio di mais in una padella, portarlo a temperatura e cuocervi 4 frittelle per 3/4 minuti per lato, finché non prendano un colore dorato.
Buon appetito!
***
INGREDIENTS
for 12 pancakes
1 puff pastry roll
3 tablespoons of minced chives
olive oil
corn oil
Roll out the puff pastry making it thiner.
Grease one side with olive oil and add minced chives on all the surface.
Roll tight the pastry, and cut the roll in 12 parts.
Lay each pastry round on a floured surface and roll it out untili is 10/12cm in diameter.
Heat 2 tablespoons of corn oil and fry 4 the pancakes 3 minutes per side until they have golden colour.
Enjoy your meal!
23 Comments
Valentina
3 Novembre 2013 at 19:39Ciao Silvia 🙂 Non sarà il massimo mangiarle a colazione (eheheheeh immagino la sorpresa 😀 ) ma devono essere squisite e adesso devo assolutamente provarle! 😉 Complimenti, un bacione e buon inizio settimana! :** <3
Silvia Brisigotti
3 Novembre 2013 at 20:39Che profumo Silvia!! Io, golosa come sono, sarei impazzita davanti a tutti quei chioschi spargi delizie!!
In bocca al lupo per il contest!!
Vaty ♪
3 Novembre 2013 at 22:24Che bello rivedere in questo post scene che mi sono rimaste nel cuore (sputo sull’asfalto a parte 😉
Immagino anche la scena quando addentasti ciò che tanto speravi fosse una dolce frittella.. Per poi sentire niente po po’ di meno che i .. Chives! Ahaha grande silvia! Di sicuro ti ha dato la giusta carica !
Mamma mia, per un attimo ho visto quei fagottini di pane cinese! Quelli bianchi tondi con ripieno quasi dolciastro che non si sa cosa sia – ed e’ meglio così!;-))
Buona buona questa frittella dall’est all’ovest passando per la Francia (o Arabia?)! Bhe con lampada fillo sarebbe stata davv autentica ma questo e’ un contest fusion quindi meglio così e viva la pasta sfoglia (che io pensavo fosse siciliana non so perché!)
L’erba cipollina mi ricorda proprio lor
Vaty ♪
3 Novembre 2013 at 22:25L’Oriente! Oops post partito..
Tesoro grazie!!!’ Proverò! Intanto domani ti inserisci. Bacioneeeee
Sara Drilli
3 Novembre 2013 at 22:33:):):) mi è capitato di mangiare qualcosa pensando fosse altro o.O in effetti per l’aperitivo di mezza mattinata sarebbe stato meglio! ma sai che a guardare al volo le foto non avrei mai detto si trattasse solo di sfoglia! Da provare sì! I love sfoglia (pronta! 😀 )
Valentina P.
4 Novembre 2013 at 11:30Non sapevo fossi stata in cina!! *_**_* queste frittelle sono sicuramente buonissime.. certp non a colazione ma per un aperitvo .. gnam!!
Buonissimi anche i pancakes con verza che hai pubblicato prima e che mi ero persa!!
Valentina - La Pozione Segreta
4 Novembre 2013 at 12:04Che buone!
Giuliana Manca
4 Novembre 2013 at 13:31Non conoscevo assolutamente questa ricetta, confesso che mi ha incuriosito molto!!
consuelo tognetti
4 Novembre 2013 at 14:07La tua esperienza mi ha fatto viaggiare con la fantasia ed immaginare proprio in quella strada vicino a te ad assaporare profumi e gusti x me (purtroppo) molto lontani! Grazie x questo viaggio sensoriale e x questa ricetta contamina e sicuramente gustossima ^_^
Buona giornata tesoro <3
la zia Consu
conunpocodizucchero Elena
4 Novembre 2013 at 16:20🙂 ahaha che mito sei!!! beh cmq una colazione non colazione a volte sconvolge ma ispira! 🙂
veronica
4 Novembre 2013 at 16:44Grazie Silvia di averci raccontato questo aneddoto, per un attimo mi e’ sembrato di essere li con te a gustare quelle deliziose frittelle. la tua versione con pasta sfoglia mi piace tantissimo.Da rifare.Baci
Erica Di Paolo
4 Novembre 2013 at 16:50Sei unica!!! Immagino quelsaporino leggero dell’erba cipollina! Come addentare un bombolone alla crema, insomma ^_^
Però guarda qui cosa ti è saltato fuori. Ottimo, direi!
Francesca P.
4 Novembre 2013 at 20:29Ho ancora l’erba cipollina in balcone, resiste ai mesi, non vuole lasciarmi… e io sono felice, l’adoro! E tutto ciò che è frittella, attira la mia attenzione e mi fa venire fame… 🙂
paneamoreceliachia
4 Novembre 2013 at 21:01Ma che bella questa ricetta contaminata. Il tuo racconto poi, davvero super, mi sembrava di passeggiare accanto a te.
Un abbraccio
Alice
Chiarapassion
4 Novembre 2013 at 21:25Immagino la tua faccia al morso e mi viene da sorridere, certo che viaggiare e assaporare cucine diverse è bellissimo. Alle frittelle non so resistere quindi non a colazione ma per un aperitivo le provo volentieri.
Monica Chiocca
5 Novembre 2013 at 10:37Mi sono letta il racconto due volte, immaginavo di essere li…Sei stata fortunata!!
Prendo una frittella e magari poi anche un’altra!!
sabry
5 Novembre 2013 at 11:05Dopo questa affascinante lettura orientale….(ero con te a passeggio ed ho avuto l’impressione di esserci) ora mi ha messo una curiosità…eviterò senza dubbio il mattina ma in un contesto diverso le devo provare assolutamente!
Viviana Aiello
5 Novembre 2013 at 22:06bontà! sono certa che anche alle undici sia risultata buonissima!
Roberta Morasco
5 Novembre 2013 at 23:54Silvia come racconti tu le cose non le racconta nessuno!!!
Invidio i tuoi viaggi in oriente, mi devi raccontare un po’ di cosine, mi manca questa esperienza!!
Questa ricettina è davvero contaminata e buonissima…porto via una frittellina anch’io..posso?
A presto amica!!! Roby
Lory B.
6 Novembre 2013 at 11:09Che bello il tuo racconto, interessantissima la ricetta, ho preso nota!!
Ciao cara, un bacione!!!
Silvia M
6 Novembre 2013 at 22:05Ciao Silvia, mi sono immersa nel tuo racconto e le frittelle sono molto appetitose, anche se… Forse hai ragione, meglio per l’aperitivo:)
Baci!
Martissima
9 Novembre 2013 at 19:55buoni i baozi prima o poi li voglio provare a fare, intanto andiamo di frittelle ^__^
Monica Zacchia
10 Luglio 2014 at 11:17ho cercato chives in google Loviiii e trovo te, lo vedi è un filo continuo come quello dell’erba cipollina io VOGLIO le frittelle cinesiiii le uova ogni giornoooo che belle sono mi immagino te lì e tutte le tue storie!