Se volete riscoprire il sapore antico della più lunga e antica via commerciale, con più di 10.000 km di lunghezza, non potete perdervi un tour in Yunnan percorrendo almeno un tratto della via del tè e dei cavalli. Fin dal VII secolo era utilizzata per trasportare il tè dalle zone di produzione (Yan’an e Pu’ar) fino al Tibet e scambiarlo con i cavalli, promuovendo il commercio tra i Cinesi Han e i Tibetani.
Io ho percorso solamente un breve tratto della via che in antichità collegava Pu’er a Lhasa, partendo per il mio tour in Yunnan da Kunming e arrivando a Shangrila, passando per Dali e Lijiang. In questa prima parte vi darò qualche consiglio su come organizzare il viaggio e vi parlerò delle prime due tappe, Kunming e Dali.
Prima di partire
Non sono necessari particolari vaccini, ma portate con voi qualche medicinale di prima necessità: tachipirina, antibiotico, plasil, farmaci contro i virus intestinali, fermenti lattici. Le farmacie ci sono, ma il personale non parla inglese e i farmaci sono per la maggior parte di medicina tradizionale cinese, quindi naturali. Ottimi per raffreddori, mal di gola e altro, ma in caso di necessità dovrete ricorrere alla chimica, e quella dovete portarvela da casa!
Prenotate i voli interni attraverso un’agenzia cinese. Costano molto meno, mentre dall’italia, sui siti delle compagnie hanno prezzi fissi di circa 200€ a tratta, indistintamente dalle distanze.
Se non parlate la lingua, acquistate una guida che contenga i nomi delle località da visitare scritte in caratteri cinesi, le mappe delle città ed un frasario. Ricordatevi che lontano dalle grandi città (ma anche lì a volte) quasi nessuno parla inglese. Nonostante errori di pronuncia o dialetti invece, la scrittura è universale in tutta la Cina. Pertanto se vi trovate in difficoltà nel raggiungere una località, basterà mostrarne il nome in cinese.
Qualsiasi acquisto dobbiate fare, da souvenir, a tour in agenzia, alla tratta in taxi a prezzo fisso (per coloro che non accendono il tassametro, anche se voi dovete chiedergli di farlo), la prima regola è trattare. Partite dalla metà, vedrete che arriverete a pagare il 30% in meno del prezzo iniziale.
Si paga essenzialmente in contanti. Le carte di credito internazionali (Mastercard, Visa, American Express) sono accettate solamente dai maggiori hotel, ristoranti e negozi di lusso. Prelevare contanti con le carte di questi circuiti è possibile solamente nelle maggiori banche internazionali: Bank of China, ICBC. Pertanto vi consiglio di ritirare in aeroporto e nelle grandi città. In quelle piccole raramente troverete banche internazionali, e rischiate di rimanere senza liquidità.
Cercate di documentarvi bene prima di partire: ricordatevi che il Cina i social e molti siti internet e motori di ricerca come google sono bloccati. Stampate cartine, indicazioni, orari e quanto più possibile. Il wifi non è sempre disponibile e spesso per richiedere l’accesso vi è la necessità di un numero di telefono cinese.
Chiedete supporto in hotel. Biglietti di pullman e dei treni, di fare una telefonata per voi, se conoscono un tassista che nei posti più sperduti possa portarvi in aeroporto alle 6 di mattina.
Cercate di integrarvi. Nelle zone meno turistiche (per noi occidentali) le persone sono molto disponibili verso gli stranieri e veramente disposti ad aiutarvi. Si accontenteranno solo di fare un po’ di conversazione o di una foto con loro, in cambio di un aiuto!
Kunming 昆明 è il capoluogo di provincia dello Yunnan. Non vi sono voli diretti dall’Italia, quindi dovrete sicuramente fare scalo a Beijing o Shanghai. Il taxi dall’aeroporto al centro costa circa 40 Yuan. Se il tassista non accende il tassametro, segnalateglielo. E’ una città piccola, molto verde, con una zona universitaria ricca di ristorantini e mercatini anche serali, quindi vi consiglio di prenotare il vostro hotel da quelle parti (tramite booking, ma con obbligo di pagamento in contanti all’arrivo e spesso con cauzione). L’università si trova nella zona Nord, e da li si accede facilmente a tutti i siti di maggiore interesse di Kunming. Il Tempio Yuantong 圆通寺 (ingresso 6 yuan) con il suo laghetto, l’isolotto centrale e il tempio principale in fondo è molto suggestivo. Se lo visitate la mattina potrete imbattervi nella funzione religiosa, che è molto suggestiva.
Il parco Cuihu 翠湖公园 si trova sulla stessa via del Tempio. Ammetto che lo immaginavo molto più bello, invece non è propriamente romantico come la maggior parte dei parchi Cinesi. Assolutamente da evitare il Caffè Bene, sul lato sud del parco. Servizio lentissimo (1h per un tè, un cappuccino e 2 waffles).
Uscendo dal tempio, la prima traversa verso sud è Qingnian Lu 青年路. Percorrendola, sulla destra troverete un vecchio e povero quartiere, pieno di ristorantini e banchetti street food. Noi abbiamo conosciuto una signora di circa 60 anni, che prepara dei ravioli al vapore di carne e verdure buonissimi. Ce ne ha offerti una decina per colazione (circa alle ore 11:30), prendendoci in simpatia ed interessandosi alle nostre origini e del nostro viaggio. Ci siamo sedute sugli sgabelli attorno al tavolinetto di legno, guardandola chiudere i ravioli con una tecnica unica. E’ stata dolcissima e generosa. Lei che probabilmente non ha nulla, ci ha donato il suo cibo. E’ stato meraviglioso…
Esattamente nel centro della città, all’altezza dell’incrocio tra Renmin Zhong Lu 人民中路 e Zhengyi Lu 正义路 troverete il parco WenMiao 文庙茶园, molto piccolo ma molto grazioso e profumatissimo. Attraversando la strada vi troverete nella parte antica della città. Negozi di targhe, timbri e molto altro.
Passeggiate fino a trovare un mercato locale, tutt’altro che turistico. Oltre ad un’area dove potrete trovare pelli, pietre, collane, prodotti locali come calligrafie, pettini di osso, e molto altro, addentrandovi scoprirete l’antica parte del mercato di uccelli, pesci e altri animali. Per i deboli di stomaco vi avviso che potrete trovare vermi, insetti, serpenti, scorpioni e molto altro. Pesci tropicali, tartarughe di tutti tipi e molti animali di cui dubito la vendita sia legale. Infatti raramente vi sarà possibile fare fotografie. Ci sono anche cuccioli di cane e gatto e tanti pappagallini, criceti, cincillà e scoiattoli.
Se avete voglia di fare un’escursione fuori porta sul lato ovest di Kunming, al di là del lago Dianchi 滇池 trovate i Monti Occidentali 西山. Vi si accede andando in taxi (30 yuan) fino alla stazione della funivia che attraversa il lago. Da lì potete acquistare il biglietto di ingresso per Long Men 龙门, la porta del drago. Un percorso a piedi, in parte su strada in parte su scale e tra i templi che vi porterà a 2.350 metri, psul punto più alto di questo complesso di templi taoisti scavato e costruito in circa 70 anni. Si tratta di un percorso suggestivo ma anche faticoso. L’ambiente è molto umido e l’altitudine si fa sentire.
Dalla stazione ovest degli pullman di Kunming (alla quale arriverete con il taxi), partono i bus per Shilin 石林, la foresta di pietra (57 yuan). Noi siamo partite di pomeriggio (ci vogliono circa 90 minuti), e ci siamo sistemate in hotel per visitare il sito la mattina dopo, quando l’affluenza di turisti cinesi è minore. Alla stazione degli pullman abbiamo conosciuto una signora cinese che ci ha indicato dove prendere i biglietti. Infatti entrando sulla sinistra si trovano le fermate per gli autobus interni alla città, mentre sulla destra si trova la biglietteria e l’accesso ai pullman che portano fuori.
Noi abbiamo dovuto prenotare l’hotel tramite Ctrip, broker cinese simile a booking. Purtroppo la descrizione dell’hotel lo segnalava a 500 m dall’ingresso del sito della foresta di pietra, mentre non era affatto vero. Vi consiglio quindi, se trovate posto, di prenotare l’hotel direttamente nello stesso complesso della stazione di arrivo degli bus. L’ingresso alla foresta di pietra costa 175 yuan, e aggiungendone 25 potete farvi portare da un mezzo elettrico direttamente all’ingresso del sito. Altrimenti come me, potete farvela a piedi per circa 3 km. Vi consiglio di non limitarvi a percorrere i sentieri standard percorsi dagli altri turisti, ma di intrufolarvi negli antri delle formazioni rocciose ed esplorare un pochino la zona, per imbattervi in scorci stupendi.
Ci siamo spostate da Kunimng a Dali 大理 in aereo. Ci vuole circa un’ora di volo (120€) e 120 yuan di taxi (prezzo fisso) per andare dal centro di Kunming all’aeroporto. L’aeroporto di Dali si trova nella città nuova, chiamata Xiaguan. Non agitatevi se atterrando, l’aereo sembrerà schiantarsi contro le montagne, è proprio la pista che si trova su un altopiano! Dali è una città molto turistica (turismo interno) e caotica. Si compone di un centro storico antico, circondato dalle vecchie mura, attraversato dalla via principale che si estende da nord a sud.
Tutti cercheranno di vendervi di tutto. Dal tè alle stoffe, collane, corone di fiori, argenti copricapi e molto altro. Assaggiate sicuramente i dolcetti tondi ripieni di fiori, ne sentirete il profumo di rosa da lontano perché sono sfornati al momento e continuamente. Buonissimi. Si fanno buoni affari con le stoffe tradizionali della minoranza Bai. Sono bianche e blu, con una fantasia geometrica dovuta al fatto che le stoffe vengano tinte dopo essere state legate con dei micro-nodi, che un volta sciolti lasceranno la decorazione bianca. Oltre alla tintura, le stoffe vengono successivamente anche ricamate.
Anche gli argenti sono molto economici, ma cercate di distinguere l’argento 925 da altre leghe non pure che cercheranno di vendervi. Potete osservare gli artigiani che lavorano l’argento con il martello, lo temprano con il fuoco e lo lucidano, proprio sul ciglio delle strade, davanti ai loro negozi. A Dali potete trovare molte case tradizionali adibite ad hotel. Vi consiglio di alloggiare lì perché sono molto suggestivi.
Per mangiare, la maggior parte delle persone si recano lungo la via che si trova di fronte la porta sud della città, verso l’esterno. Ci sono molte verdure, pesci vivi e crostacei esposti, che potrete scegliere direttamente e farvi cucinare. All’interno della città invece, nel lato est, si trovano molti bistrot moderni e graziosi. Sempre all’interno delle mura ma verso nord e ad ovest della via principale troverete il mercato locale. E’ molto bello da visitare, colorato, con tantissimi tipi di verdure e pasta fresca di riso e grano, carne, tè, verdure sottaceto e peperoncini. Per la prima volta ho visto vendere lo zucchero grezzo, non solo in grani, ma in cubi e altre forme, potete farvi ritagliare dei cubetti di quello decorato con i fiori e regalarlo.
Dalla porta ovest si possono prendere i mini-bus da 25 persone che portano al villaggio di Xizhou, ci mettono mezz’ora e costano 8 yuan. Dalla fermata prendete un apetto che vi porta al centro del villaggio. Potete visitare la villa che si trova di fronte al laghetto e la città vecchia. Tornando indietro vi è un bus che passa attraverso dei campi di fiori colorati (sembrano i campi di lavanda in Provenza). Noi purtroppo non lo sapevamo e abbiamo preso un bus che non si fermava, quindi non abbiamo potuto immergerci nei prati fioriti. In compenso il bus era pieno, quindi sono magicamente apparsi degli gabelli da posizionare nel corridoio del bus, sui quali ci siamo sedute!
Vicino la porta sud, si trova la stazione degli autobus che portano a Lijiang 丽江. Partono alle 9:30, 10:30, 11:30 di mattina. Se potete, acquistate il biglietto prima, anche tramite l’hotel. I posti sono numerati e limitati, pertanto se arrivate che sono già stati venduti, dovrete aspettare il bus successivo. Il viaggio dura circa 3 ore e mezza.
Vi lascio con una carrellata a tema Food!
Qui la seconda metà del viaggio!
Hotel Dali: Ji Rui Hotel
14 Comments
edvige
5 Settembre 2015 at 19:21Bello super attendo qualche ricettina cinese ottimi le conchiglie Saint Jacques sulla griglia le faccio anch’io a casa. Attendo il resto grazie infinite sto viaggiando con te. Buona serata bacioni
Silvia
9 Settembre 2015 at 12:23Edvice erano belle e buone con una salsina di verdure ad insaporire e qualche spaghettino fino di riso!!!
Silvia Brisi
5 Settembre 2015 at 21:34Spettacolo!!!! Che meraviglia!! La Cina non è una meta battuta tra le mie conoscenze e mi hai regalato davvero un interessantissimo racconto!! Che paese pazzesco!! Un abbraccio Silvia e buona Domenica!!
Silvia
9 Settembre 2015 at 12:24Verso Silvia, un paese pazzesco!
Andrea
5 Settembre 2015 at 22:56Cara Silvia, non credo che riuscirei a cavarmela in quei posti sperduti, dove la lingua e l’alfabeto in uso è soltanto quello locale. Mi accontento di vedere le tue splendide foto e di seguire i tuoi racconti avvincenti. Un abbraccio
Silvia
9 Settembre 2015 at 12:25Hai ragione Andrea, sarebbe dura! alla prossima puntata allora!!!
natascia
7 Settembre 2015 at 16:05Bellissimo questo reportage. Una terra con una cultura molto lontano da noi. Un viaggio così , mi tenta e mi spaventa allo stesso tempo. Se potessi lo farei, ma sicuramente senza prole al seguito.
Spero pubblicherai qualche ricettina dolce.
Ciao Silvia, un bacio.
Silvia
9 Settembre 2015 at 12:28Natascia, tanto la prole crescerà. no?! 😀
Veronica
7 Settembre 2015 at 19:30Che meraviglia sembra dì essere in un’ altra dimensione grazie cara per averci fatto conoscere questi posti stupendi e per il tuo magnifico reportage un abbraccio
Silvia
9 Settembre 2015 at 12:30Veronica è vero è bellissimo! Sembra un altro mondo!
Cristina
8 Settembre 2015 at 9:54Silvia,
Che viaggio pazzesco, leggo il tuo racconto con il batticuore al pensiero del groviglio di sentimenti che avrai provato nel trovarti li!
Un abbraccio e aspetto trepidante il seguito.
Cri
Silvia
9 Settembre 2015 at 12:30Criii io pure aspetto il tuo eh!!!!
Marghe
9 Settembre 2015 at 14:49Leggerti e viaggiare, con gli occhi e con il cuore.
E’ un regalo di cui ti ringrazio, davvero <3
Viaggio in Yunnan, 2015 | Perle ai Porchy
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